L’intervento di pronto intervento antinquinamento é stato effettuato in seguito ad un incidente di un automezzo pesante, che ha causato lo sversamento accidentale di idrocarburi nel territorio comunale di Pontecurone (AL).
L’incidente é avvenuto il 11 novembre 2021 lungo la A21 in direzione Piacenza.
L’incidente, avvenuto l’11 novembre 2021, ha causato l’impatto sul terreno di miscele idrocarburiche che si sono disperse nel campo agricolo adiacente la carreggiata dell’autostrada A21, sul suolo superficiale, per una superficie di circa 120 m2.
L’INTERVENTI DI PREVENZIONE ATTUATI
Il giorno 11 novembre 2021 alle ore 06:30 circa, un mezzo con semirimorchio, a seguito di un sinistro stradale ha riversato parte del carico nel campo agricolo adiacente la sede stradale su una superficie di circa 120 m2.
Il mezzo era adibito al trasporto di rottami, sfridi e trucioli di alluminio intrisi di olii da taglio.
La società proprietaria del veicolo, in qualità di soggetto responsabile, ha immediatamente attivato la squadra di pronto intervento ambientale di Croce Verde Ambiente, attrezzata per svolgere tutte le operazioni necessarie alla prevenzione e alla messa in sicurezza del sito.
Il materiale rimosso è stato temporaneamente accumulato vicino al veicolo incidentato.
Con l’autorizzazione dei gestori dell’Autostrada A21, è stato creato un restringimento della carreggiata per consentire il carico del materiale su un mezzo adeguato. Una volta caricato, il materiale è stato trasportato alla sua destinazione originale.
Subito dopo la rimozione del veicolo, sono state sparse sul terreno delle sostanze granulari e assorbenti adatte a recuperare il maggior quantitativo possibile di idrocarburo che era stato versato.
Successivamente, sono state eseguite operazioni di scavo su un’area di circa 120 m2 e con una profondità massima di 50-60 cm per rimuovere il terreno con segni evidenti di contaminazione. Le escavazioni sono state svolte utilizzando benne attrezzate con lama, poiché i denti sulla benna, pur facilitando lo scavo, non permettono la precisione necessaria per raggiungere la profondità desiderata.
Vicino al sito dell’incidente è stata preparata un’area apposita per accumulare tutti i rifiuti derivanti dalle operazioni di messa in sicurezza ambientale (M.I.S.E).
Questa area è stata impermeabilizzata sul fondo con una geomembrana per evitare la contaminazione del suolo.
Al termine di ogni giornata lavorativa, le aree di scavo e i depositi di materiale sono stati coperti con una geomembrana impermeabile per prevenire la lisciviazione del contaminante in caso di avverse condizioni meteorologiche.
INQUINANTI IMMESSI NELL’AMBIENTE
La contaminazione del sito è avvenuta a causa della fuoriuscita di rottami, sfridi e trucioli di alluminio intrisi di olio da taglio.
L’olio è una miscela classificabile come NAPL (Non Aqueous Phase Liquids), termine generico con il quale vengono definite quelle sostanze non solubili in acqua che mostrano comportamenti e proprietà diverse dai contaminanti chimicamente idrofili.
La verifica della qualità ambientale ha dovuto pertanto tener conto di tali inquinanti impattanti sulle matrici ambientali.
Le attività di campo hanno interessato esclusivamente il terreno agricolo, avente una forte componente argillosa, per una profondità di circa 50-60 cm.
Nei giorni successivi all’intervento sono stati effettuati dei prelievi – da parte dell’ARPA – del terreno per determinare l’eventuale presenza di sostanze inquinanti residue.
I test hanno dato esito negativo.
RIFIUTI PRODOTTI
Tutti i rifiuti prodotti dalle operazioni di prevenzione ai sensi dell’art. 242 sono stati accumulati in sito, presso idonea area allestita con geomembrana in HDPE, in attesa di essere conferiti ad impianto di recupero autorizzato.
OPERAZIONI DI RIPRISTINO
Visti i risultati analitici che hanno evidenziato il rispetto delle CSC ai sensi del d.lgs. 152/06, si è proceduto con il ripristino dell’area con terreno certificato.
Il terreno utilizzato per il ripristino é stato fornito da un’azienda di Gossolengo (PC).