Il giorno 18 marzo 2019 un veicolo dotato di semirimorchio, percorrendo l’Autostrada A21, per cause sconosciute é uscito di strada al km 162+932 invadendo i terreni adiacenti.
A seguito del sinistro il mezzo si è incendiato danneggiando irreparabilmente il trattore e il semirimorchio contenente verdura (cavolo) a temperatura controllata.
Per questo motivo si è creata una situazione di potenziale contaminazione ai sensi del D.Lgs. 152/06 dovuta alla fuoriuscita dal mezzo di olio, gasolio ed alla dispersione di frammenti combusti di vetroresina.
Nell’immediato è intervenuto il personale della società SATAP S.p.A., in qualità di gestore della rete autostradale, che si è attivata al fine di mettere in atto le operazioni di messa in sicurezza del canale di scolo delle acque autostradali, mentre la società proprietaria dei terreni ha attivato la squadra di pronto intervento ambientale di Croce Verde Ambiente al fine di mettere in atto tutte le operazioni necessarie alla Messa in Sicurezza d’Emergenza ai sensi del D.Lgs. 152/06.
Le operazioni di M.I.S.E. attivate sono di seguito riassunte:
- perimetrazione dell’area di intervento con recinzione da cantiere ad alta viabilità;
- predisposizione di un’area di accumulo dei rifiuti;
- cernita dei rifiuti presenti in cantiere (imballaggi, ferro ecc.);
- escavazione dei terreni che presentavano evidenze di contaminazione e monitoraggio in continuo delle opere di scavo con strumentazione da campo per la ricerca dei Composti Organici Volatili (VOC).
Tutti i rifiuti prodotti durante le attività di M.I.S.E. sono stati depositati presso il sito, in area idoneamente allestita con teli in polietilene e in cassoni scarrabili, nell’attesa dei risultati di caratterizzazione ai fini dello smaltimento.
Gli scavi e l’area di accumulo sono stati coperti con telo impermeabile alla fine di ogni giornata lavorativa, al fine di impedire l’eventuale lisciviazione del contaminante.
Le operazioni sono state rallentate a causa del rinvenimento di sottoservizi correlati alla telefonia e alla corrente elettrica.
Nella giornata del 3 aprile 2019 è stata eseguita un’indagine ambientale preliminare al fine di
valutare lo stato qualitativo della matrice ambientale suolo e per valutare ed indirizzare
l’eventuale prosieguo delle opere di messa in sicurezza.
INQUINANTI IMMESSI NELL’AMBIENTE
La contaminazione del sito è avvenuta a causa della fuoriuscita di gasolio dal serbatoio e di olio dall’impianto di lubrificazione dell’automezzo.
Tali miscele di idrocarburi sono classificabili come NAPL (Non Aqueous Phase Liquids), termine generico con il quale vengono definite quelle sostanze non solubili in acqua che mostrano comportamenti e proprietà diverse dai contaminanti chimicamente idrofili.
RIFIUTI PRODOTTI
Tutti i rifiuti prodotti dalle operazioni di M.I.S.E. sono stati accumulati in sito presso idonea area allestita con telo in polietilene, dopodiché sono stati conferiti ad impianto di smaltimento/recupero autorizzato.
OPERAZIONI DI RIPRISTINO
Visti i risultati analitici che hanno evidenziato il rispetto delle CSC ai sensi del D.Lgs. 152/06 si è proceduto con il ripristino dell’area dal 14 al 16 maggio 2019.
Tra il terreno in posto e il terreno di ripristino è stato posizionato un layer in TNT e il cantiere è stato restituito alla destinazione d’uso originaria.
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